Una particolare categoria di pensionati può avere diritto a una flat tax solo al 7%, se sceglie di fare una drastica scelta di vita.
Prende corpo un Protocollo d’intesa che si propone di trasformare il ritorno dei pensionati italiani in un motore per la ripresa economica e sociale delle zone dell’Appennino centrale, che a cavallo tra il 2016 e il 2017 furono colpite da una serie di eventi sismici di importanti proporzioni. Con tale accordo, si promuove una iniziativa molto importante a livello fiscale.

Infatti, l’idea è quella di una Flat Tax al 7% per i cittadini pensionati italiani residenti all’estero che scelgono di trasferirsi nell’Appennino centrale. Chiaramente, si tratta di una iniziativa ben mirata, per stimolare la rinascita delle aree colpite dal terremoto del 2016-2017, favorendo al contempo lo sviluppo di territori che affrontano il problema dello spopolamento.
Che cosa è e a cosa serve una Flat Tax al 7%
Il meccanismo della Flat Tax al 7% è una misura fiscale che prevede un’imposizione agevolata sui redditi da pensione per gli italiani che risiedono all’estero da almeno cinque anni e ricevono una pensione da un ente estero. Questa agevolazione mira a rendere l’Italia, in particolare le zone dell’Appennino centrale, una meta attrattiva per i pensionati.

Sono davvero tanti i pensionati in fuga all’estero: non immaginate nemmeno quanti sono, questa iniziativa è rivolta a loro, nell’intento appunto di provare a farli rientrare in Italia e al contempo di ripopolare interi borghi che se non sono scomparsi ancora, rischiano di farlo da qui a breve tempo. I beneficiari di questa misura fiscale sono chiamati a stabilirsi in comuni appartenenti all’area del cratere sismico.
Hanno aderito all’iniziativa, nel tentativo di ripopolare l’area, 138 comuni facenti parte delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, e tra questi ci sono comuni che sono stati simbolo della tragedia dei terremoti del 2016-2017, come Norcia, Amatrice, Camerino (qui l’elenco completo). Non solo una semplice agevolazione fiscale, ma una misura per incentivare la riqualificazione del territorio.
A chi è rivolta l’iniziativa
La rinascita delle aree montane e interne dell’Italia, spesso trascurate e soggette a spopolamento, rappresenta una priorità per il governo, che intende valorizzare la qualità della vita, la cultura, la storia e le risorse naturali di questi luoghi. L’intento è quello di accogliere i pensionati, offrendo un ambiente tranquillo, ma ricco di opportunità culturali e sociali.

Possono aderire all’iniziativa firmata nel Protocollo d’intesa gli italiani residenti all’estero, un gruppo che rappresenta un’importante risorsa per il Paese. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), attraverso questa collaborazione con il Commissario Straordinario per il sisma 2016, ha il compito di sensibilizzare le comunità italiane sparse nel mondo sui vantaggi di questa opportunità fiscale.
Verranno ora pianificati una serie di eventi informativi e campagne di comunicazione per far conoscere i dettagli della Flat Tax e i benefici legati al trasferimento in queste aree, prevedendo inoltre la promozione turistica di questi territori, con l’obiettivo di attrarre non solo pensionati e contribuendo così alla sostenibilità economica e sociale delle aree colpite dal sisma. Una sfida che appare davvero complessa.