Il Governo starebbe lavorando per cercare di fermare l’aumento dell’età pensionabile, previsto dalla normativa in base alla crescita della speranza di vita.
L’Istat ha diffuso i dati in merito alla speranza di vita in Italia. Secondo l’ultimo aggiornamento, la speranza di vita dei cittadini è salita a 83,4 anni con l’Italia seconda in questa particolare classifica tra i paesi Ue, dietro solo alla Spagna che raggiunge quota 84 anni.
Un importante traguardo che, però, ha effetti negativi sul sistema delle pensioni. L’età pensionabile, difatti, secondo il sistema attualmente in vigore, introdotto nel 2010, si alza tenendo conto proprio della speranza di vita media dei cittadini. In base agli ultimi dati, dunque, dal 2027, senza un intervento urgente, cambieranno i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata. In merito, il Governo ha già annunciato un decreto per fermare l’aumento dell’età pensionabile.
Secondo gli ultimi dati demografici pubblicati dall’Istat circa una settimana fa, la speranza di vita in Italia nel 2024 è salita di 5 mesi rispetto all’anno precedente attestandosi a 83,4 anni. Una crescita che avrà delle ripercussioni, come abbiamo anticipato, anche sul sistema pensionistico.
In particolare, come previsto dalla normativa in vigore, l’età per accedere al trattamento pensionistico segue quella della speranza di vita aggiornandosi ogni due anni tenendo conto dei dati diffusi dall’Istat. Stando alle nuove statistiche, dunque, dal 2027 cambieranno i requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata: nel primo caso servirebbero 67 anni e 3 mesi di età (3 mesi in più rispetto ai requisiti attuali), mentre per la pensione anticipata sarebbero necessari 43 anni e 1 mese di contributi, per le donne 42 anni e 1 mese.
Il Governo, in tal senso, sarebbe pronto ad un intervento urgente per fermare il meccanismo in questione bloccando la crescita dell’età pensionabile. In particolare, il sottosegretario al ministero del lavoro, Claudio Durigon ha spiegato che l’esecutivo si impegnerà a sterilizzare l’aumento dell’età pensionabile nel 2027. Ci sarà tempo sino alla fine dell’anno per intervenire trovando le risorse necessarie che, secondo Durigon, sarebbero pari a circa 200 milioni, cifra non proibitiva che potrebbe permettere di intervenire subito.
L’obiettivo sarebbe quello di agire entro la fine dell’anno in corso così da evitare che l’aggiornamento dei requisiti possa avere effetti sui lavoratori ai quali mancano pochi anni per lasciare l’impiego. Lo stesso Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è espresso in favore del blocco del meccanismo. Ira si attendono novità sul punto che potrebbero arrivare nelle prossime settimane.
Stando a quanto riporta la redazione di Repubblica, la misura potrebbe essere inserita in un pacchetto di interventi più ampio previsto per inizio maggio. Da quanto emerso al momento, il blocco potrebbe essere stabilito solo per il 2027, per poi prendere ulteriori valutazioni per il 2028.
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